In presenza di una rottura o di una scheggiatura, per ricostruire la parte mancante viene applicata una resina speciale appositamente lavorata per essere completamente compatibile con il materiale originale.
Il colore perfettamente identico all’originale è ottenuto mescolando a mano colori primari fatti da ossidi puri alla resina successivamente lavorato in autoclave.
Tubi e lastre di celluloide, ebanite, sintetici o galalite originali, possono essere utilizzati per la ricostruzione di parti rotte o mancanti talvolta saldati al pezzo rotto tramite.
Un restauro eseguito su di una Aurora Etiopia che aveva il bordo del cappuccio mancante di una parte visibile ad occhio nudo.
Una prova di restauro con resina caricata con un pigmento in ossido color arancio.
E’ importante sapere che cosa utilizzare su ogni materiale originale onde non incorrere ad un peggioramento ulteriore magari per avere usato una resina non tollerata che potrebbe anche dopo anni innescare un processo di deterioramento che non si era manifestato all’ inizio.
A questo scopo, ogni materiale utile al restauro che troviamo sul mercato viene sottoposto per mesi a vari test, accelerando ove possibile un processo di invecchiamento. Foto fatte al microscopio elettronico con cadenze prestabilite fanno da storico sugli eventuali mutamenti o meno accaduti. La ricerca è in fase attiva dal 1997, alcuni dei materiali di allora vengono ancora utilizzati, altri sono stati rimpiazzati grazie alla ricerca e alla collaborazione di esperti chimici che ci tengono costantemente aggiornati.